Recanati - Marche
paesaggio dal colle dell'Infinito
L'INFINITO
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo accompagnando: e mi sovvien l'eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s'annega il pensier mio:
E il naufragar m'è dolce in questo mare.
Giacomo Leopardi
Recanati - 1819
Leopardi scrisse questo idillio quasi duecento anni fa, ma provate a visitare
Recanati e a salire sul colle che ispirò le sue parole: nulla è cambiato.
Rimane la stessa sensazione di un orizzonte che si perde e che ci fa perdere,
di un mare di verde in cui annegare i pensieri, per poi tornare a galla
cullati dal suono delle foglie che si muovono alla brezza.
Un viaggio a Recanati e nella regione delle Marche,
luogo per lo più sconosciuto (per fortuna) dal il turismo di massa,
è una scoperta che consiglio a tutti gli amanti delle campagna,
della tranquillità e della cultura.
E questa scoperta porta con sé una "riscoperta" della propria anima.
A me è successo.
Andate a visitare le Marche e non potrete più farne a meno.
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